Purtroppo la vita è imprevedibile e questo comporta che, prima o poi, ognuno di noi potrebbe trovarsi nella necessità di essere assistito da qualcuno. Proprio in questo contesto nasce la figura del caregiver, ovvero una persona che si dedica ad aiutare chi, per vari motivi, non è più in grado di svolgere autonomamente le attività quotidiane. Ma quali sono le informazioni più importanti riguardo al bonus previsto per chi svolge questo ruolo fondamentale?
Chi è il caregiver?
Quando si parla di caregiver, si fa riferimento a una persona che, come suggerisce la traduzione letterale del termine, si prende cura di un’altra persona. Nella maggior parte dei casi si tratta di un familiare che dedica tempo, energie e attenzione all’assistenza di anziani o di persone affette da patologie invalidanti che ne compromettono l’autonomia.

Questi individui rientrano nella cosiddetta categoria dei fragili, proprio perché spesso non sono in grado di svolgere in modo indipendente le attività essenziali della vita quotidiana. Il caregiver, quindi, svolge una professione che non conosce orari e che richiede una presenza costante, spesso ben oltre i limiti di un normale impiego. Si tratta di un compito estremamente impegnativo e totalizzante.
Occuparsi di un’altra persona è una delle sfide più difficili che si possano affrontare e, proprio per questo motivo, nel corso degli anni anche lo Stato ha iniziato a introdurre tutele specifiche per chi si assume questa responsabilità . Tuttavia, nonostante l’importanza sociale di questa figura, il ruolo del caregiver non viene sempre riconosciuto o inquadrato come una vera e propria professione.
Quali sono i compiti di un caregiver?
Il caregiver è una figura poliedrica, che si trova a svolgere molteplici mansioni contemporaneamente, offrendo un’assistenza completa e personalizzata. Tra i suoi compiti principali rientrano la cura dell’igiene personale, l’aiuto nella vestizione e nella preparazione per affrontare la giornata.

Oltre a queste attività , il caregiver si occupa anche della gestione della casa, della somministrazione di farmaci e terapie (quando autorizzato), dell’accompagnamento a visite mediche e dell’espletamento di pratiche burocratiche che la persona assistita non è in grado di svolgere autonomamente.
Come si può facilmente intuire, si tratta di un lavoro che richiede non solo impegno fisico e pratico, ma anche una notevole forza psicologica ed emotiva. Proprio per la complessità e la delicatezza di questo ruolo, non tutti sono adatti a ricoprirlo: occorrono qualità personali e requisiti specifici per poter essere un buon caregiver.
Che cos’è il bonus caregiver?
Come accennato, lo Stato italiano si sta impegnando sempre di più per tutelare la figura del caregiver, che negli ultimi anni è diventata sempre più diffusa. Si stima infatti che in Italia siano circa 8 milioni le persone che svolgono questo ruolo. Una delle principali forme di tutela è rappresentata dalla Legge 104, che prevede la possibilità di usufruire di permessi lavorativi aggiuntivi per assistere un familiare in difficoltà .

Negli ultimi anni si è parlato anche di un bonus economico dedicato ai caregiver, che consiste in un contributo di circa 750 €, erogato a chi possiede determinati requisiti. Dal 2022, l’importo è stato aumentato a 1.800 €, pur restando invariati i criteri di accesso.
Per poter beneficiare di questo bonus, è necessario avere un ISEE basso e risultare beneficiari della Legge 104. Solo chi soddisfa entrambe queste condizioni può accedere all’aiuto economico, che viene erogato in rate mensili di circa 150 € per tutti gli aventi diritto.
Come ottenere il bonus caregiver?
Essendo un sostegno statale, il percorso per ottenere il bonus prevede diversi passaggi e adempimenti burocratici, il che può rendere facile commettere errori che rischiano di compromettere il diritto al beneficio. Il primo passo consiste nel presentare la certificazione che attesti la grave disabilità della persona assistita.

A questa documentazione deve essere allegata la dichiarazione ISEE aggiornata all’anno in corso, oltre a tutti i documenti necessari per identificare sia la persona assistita che il caregiver. Un requisito fondamentale è la residenza: caregiver e assistito devono convivere per poter accedere al beneficio.
La domanda deve essere presentata presso la propria Regione o il Comune di residenza, seguendo le indicazioni dei bandi pubblicati periodicamente. Una volta verificata la sussistenza dei requisiti, sarà possibile ricevere il contributo per i mesi previsti, ottenendo così un concreto sostegno da parte dello Stato italiano.