Come usare il caffè per nutrire le piante

Usare il caffè per nutrire le piante è una pratica antica, ma che molti trascurano. Non serve nulla di complicato: basta tenere da parte i fondi dopo aver preparato la moka o la macchina espresso. Quei residui, che altrimenti finirebbero nel secchio dell’umido, possono dare una mano al terreno. E un modo per evitare sprechi, ridurre i rifiuti e migliorare la salute del verde in casa o in giardino.

Perché usare i fondi di caffè per le piante

Il motivo per cui funzionano è semplice: nei punti restano elementi utili come azoto, potassio, magnesio e tracce di fosforo. Tutti i nutrienti che il terreno può assorbire e trasformare il nutrimento per le radici. Non servono quantità esagerate, anzi. Meglio piccole dosi e con una certa regolarità. Usarli tutti in una volta può creare problemi, soprattutto in vasi piccoli o terreni poco drenanti.

Chi ha delle piante in vaso può iniziare spargendo una manciata di fondi asciutti sopra il terriccio. Meglio se non appena raffreddati, così non creano umidità in eccesso. Dopo averli stesi, è utile smuovere leggermente la superficie del terreno con una forchetta un bastoncino, per aiutare l’assorbimento e impedire che si formi una crosta troppo compatta.

In giardino, i fondi si possono mescolare direttamente alla terra. Non è necessario scavare buche profonde: basta smuovere la zona intorno alla base delle piante incorporare i residui. È importante non esagerare con le quantità, specialmente se il terreno è già ricco se si usano altri concimi. Un eccesso può rendere il suolo troppo compatto o troppo acido.

Come usare i fondi di caffè

Un altro modo interessante è usarli come base per un infuso da usare per annaffiare. Si riempie un secchio con circa due litri d’acqua e si aggiungono due tazze di fondi. Si lascia riposare un giorno intero. L’acqua si arricchisce di sostanze utili, senza essere troppo carica. Volendo, si può filtrare con un colino prima di usarla, ma non è obbligatorio.

Questo infuso non va usato tutti i giorni, ma ogni tanto, magari una volta a settimana. Aiuta a rinforzare piante un po’ spente o che mostrano segni di carenza. Sulle ortensie, per esempio, può stimolare i colori più intensi nei fiori. Anche le felci sembrano gradirlo. Però alcune piante più sensibili, come le bulvose, non lo tollerano bene. Conviene fare una prova su una sola pianta prima di trattare tutto l’orto.

I fondi hanno anche un altro uso meno noto: tenere lontani certi insetti. Spargendoli attorno alle piante, si può creare una sorta di barriera contro formiche, lumache e qualche larva. Non è un rimedio infallibile, ma funziona abbastanza da evitare i prodotti più aggressivi. L’odore del caffè e la consistenza granulosa infastidiscono alcuni parassiti che altrimenti si farebbero strada fino alle foglie.

I benefici dei fondi di caffè per le piante

Un altro aspetto da tenere presente è il pH del terreno. Il caffè, pur non essendo troppo acido una volta utilizzato, può modificare leggermente l’acidità. Questo può essere vantaggioso per piante che preferiscono suoli più acidi, come azalee, camelie, mirtilli e ortensie. Se si notano foglie più verdi o crescita più rigogliosa, potrebbe essere proprio merito di questa variazione.

Per chi fa il compost in casa o in giardino, aggiungere fondi di caffè è un gesto utile. Vanno però mescolati bene con altri materiali, come foglie secche, bucce o erba tagliata. Se si accumulano solo fondi, il compost può diventare troppo denso o sviluppare muffe. È sempre questione di equilibrio tra materiale umido e secco. Anche i filtri di carta possono essere compostati, purché non trattati.

Un errore comune è pensare che più fondi si mettono, meglio è. Non è così. Troppi fondi in un vaso possono trattenere l’umidità eccessivamente, causando marciumi. In giardino, uno strato troppo spesso proprio bloccare il passaggio dell’aria. Meglio distribuire poco e spesso, magari alternando con altri materiali organici o compost maturato. Osservare la reazione delle piante è sempre la guida migliore.

Trasforma uno scarto in una risorsa

Un’altra accortezza: se si usano i fondi nel orto, e meglio rimuoverli a fine raccolto. Soprattutto con ortaggi come insalate o pomodori, i residui lasciati troppo a lungo possono attirare insetti o formare muffe. Pulire bene il terreno aiuta a prepararlo per là stagione successiva. È un gesto semplice che fa la differenza nella salute delle piante nel tempo.

Chi vive in città può raccogliere i fondi anche dai bar di zona, se non ne produce abbastanza. Molti locali li regalano volentieri, visto che altrimenti li buttano. Basta portarli via entro poco tempo dalla raccolta, perché non ammuffiscano. Una volta a casa, conviene farli asciugare all’aria, magari sparsi su un foglio di giornale. In questo modo si conservano meglio e sono pronti all’uso quando servono.

Usare il caffè per nutrire le piante non è una scienza esatta, ma un modo per osservare e imparare. Ogni pianta reagisce in modo diverso, anche in base alla luce, al tipo di vaso o alla stagione. Alcuni preferiscono un terreno più asciutto, altri più ricco. I fondi di caffè non sono una bacchetta magica, ma possono aiutare se usati con buon senso. E trasformare uno scarto quotidiano in risorsa non è mai una cattiva idea.

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