Come coltivare i topinambur senza difficoltà

Se diciamo “carciofo di Gerusalemme” o “rapa tedesca”, riesci a capire a quale pianta in particolare stiamo facendo riferimento? Questi sono due nomi alternativi con cui può essere chiamato il comune topinambur, protagonista dell’articolo di oggi. Scopri come coltivarlo al meglio, proseguendo con la lettura dei paragrafai che seguono.

Topinambur: botanica

Tanti sono i nomi che caratterizzano questa pianta erbacea della famiglia delle Asteraceae (famiglia che include anche le varie specie di girasole). Ne abbiamo già citati alcuni tra i più comuni ma manca il nome botanico: Helianthus tuberosus. La specie tuberosus rappresenta un chiaro riferimento alla capacità di produrre dei tuberi edibili.

La pianta del topinambur, infatti, presenta, nel sottosuolo dei tuberi, di forma irregolare e nodosa e di colore variabile tra il crema e il violaceo, a seconda della varietà considerata, che vengono comunemente utilizzati in cucina per il loro sapore simile a quello del carciofo e per la consistenza pastosa e piacevole.

Le parti aeree della pianta sono fusto, foglie e fiori. L’altezza che i fusti della pianta possono raggiungere sono dell’ordine di alcuni metri. Le foglie in genere hanno forma lanceolata e sono ruvide al tatto. I fiori, dai petali gialli, sono molto simili a piccoli girasoli profumati e ornamentali.

Topinambur: ciclo vitale

La pianta protagonista di questo articolo, il topinambur, ha un ciclo vitale perenne. Cosa significa? Che sopravvive e si sviluppa di anno in anno. Tuttavia, a scopo agricolo, viene spesso coltivato come annuale, per la raccolta dei tuberi edibili e sotterranei che la pianta è in grado di produrre, come già spiegato.

In genere, è durante la primavera che i tuberi, posti nel terreno, danno origine al germoglio della pianta che, grazie alle temperature favorevoli, tende a crescere in maniera rapida. In qualche tempo, il fusto si allunga e ispessisce e le foglie tendono a diventare numerose. Si raggiunge, quindi, la fase di fioritura, nei mesi di agosto o settembre.

E’ in autunno che le parti aeree iniziano ad andare incontro a disseccamento. Proprio in questo periodo si ha la maturazione completa dei tuberi che, quindi, possono essere raccolti. Nel caso in cui permangano nel terreno, questi svernano fino alla primavera facendo partire un nuovo ciclo e dando origine a nuove piante.

Topinambur: come coltivarlo

IL topinambur, per le sue caratteristiche, può essere impiegato sia come pianta orticola, per la raccolta degli squisiti tuberi, sia come pianta ornamentale, per la produzione di fiori dal colore sgargiante e dall’intenso profumo in grado di attrarre numerosi insetti impollinatori. In generale, la pianta è molto resistente al freddo.

Il che la rende una specie rustica e resistente, adatta anche a chi è alle prime armi. Per ottenere una buona produzione (di tuberi o di fiori, a seconda dei casi), tuttavia, è importante mettere in pratica alcuni accorgimenti. Partendo dalla scelta del terreno, la pianta predilige in genere terreni sciolti, ben drenati e profondi.

Essendo sensibile al ristagno, tende ad andare incontro a sofferenza nel caso in cui venga coltivata in terreni compatti e argillosi. Per favorire le condizioni ideali di crescita, potrebbe essere consigliata una vangatura profonda prima dell’interramento dei tuberi e l’incorporazione di compost o letame per arricchire il suolo.

Alcuni ulteriori consigli

I tuberi da impiegare per la germogliazione, dovrebbero essere dotati di almeno una gemma (chiamata comunemente “occhio”), da cui la nuova pianta possa svilupparsi. I tuberi dovrebbero essere selezionati in maniera tale da non presentare marcescenze e consistenza molle. Il periodo ideale per la messa dimora nel terreno sarebbe la fine dell’inverno.

Febbraio nelle zone a clima mite sarebbe il mese ideale in tal senso. Tuttavia, nelle zone più fredde potrebbe essere opportuno attendere la primavera (marzo o aprile). Dopo l’interramento a distanza adeguata (circa 40 cm tra le piante e 70 cm tra le file) è opportuno irrigare in maniera moderata.

Le irrigazioni, infatti, dovrebbero essere effettuate solo durante i periodi di siccità prolungata mentre con regolarità dovrebbero essere svolte le operazioni di sarchiatura in maniera da eliminare le eventuali piante infestanti presenti. Anche la rincalzatura alla base dei fusti potrebbe essere utile per proteggere i tuberi dal calore esterno eccessivo.

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