Motivazione in crisi? Ecco le strategie innovative per non saltare l’allenamento

Quante diete, quanti sacrifici… eppure la bilancia sembra divertirsi alle nostre spalle! Se hai la sensazione di aver provato ogni strategia possibile ma la lancetta non si decide a muoversi, o il numero rimane ostinatamente invariato, probabilmente c’è qualcosa che va rivisto. Il punto di partenza è sempre il benessere e la salute: per trovare la giusta motivazione nell’allenamento, servono obiettivi chiari e stimolanti.

Quella meta che sembra irraggiungibile

Proprio come nella vita, è inutile sognare di diventare astrofisici se la matematica non è mai stata il nostro forte; allo stesso modo, sperare di perdere 5 chili in una sola settimana non solo è irrealistico, ma può rivelarsi anche rischioso per la salute. Per allenarsi con costanza e senza alibi, è fondamentale fissare traguardi realistici e raggiungibili: puntare troppo in alto può portare a scoraggiarsi facilmente, sia all’inizio che lungo il percorso.

Immagine selezionata

Se si torna in palestra o si inizia a correre dopo molto tempo, non bisogna aspettarsi miracoli immediati né forzare il proprio corpo oltre i limiti. È importante procedere per gradi, aumentando gradualmente la resistenza, così da permettere ai muscoli di adattarsi in modo sano e sicuro.

Inoltre, chi si allena con l’obiettivo di perdere peso dovrebbe evitare sia diete drastiche sia allenamenti eccessivi: un dimagrimento troppo rapido può sì far scendere l’ago della bilancia, ma sottopone l’organismo a uno stress inutile e spesso porta a riprendere i chili persi in tempi brevi. Meglio procedere con equilibrio e pazienza.

Routine e motivazione

Stabilire una routine quotidiana aiuta a mantenere l’impegno con costanza, senza lasciarsi tentare dalle scuse. Così come si trova il tempo per il lavoro o per le faccende domestiche, dedicare una o due ore a se stessi e al proprio benessere dovrebbe diventare un appuntamento fisso, ma piacevole. Un’idea? Allenarsi ascoltando la musica preferita può rendere tutto più divertente.

Immagine selezionata

Allenarsi in compagnia di amici o conoscenti, scambiando qualche parola tra un esercizio e l’altro, può trasformare l’attività fisica in un momento di svago e socialità, senza però perdere di vista l’obiettivo. Quando il dovere si trasforma in piacere, il corpo inizia a produrre endorfine che ci spingono a continuare con entusiasmo.

Per mantenere alta la motivazione, si può pensare a una piccola ricompensa al termine di ogni sessione di allenamento: non necessariamente un’abbuffata o un aperitivo esagerato, ma magari una fetta di dolce dopo un pasto bilanciato, o l’acquisto di un accessorio sportivo desiderato da tempo.

Niente trucco, niente inganno

Questi sono semplici suggerimenti da adattare alle proprie esigenze e preferenze, ma è importante essere sinceri con se stessi. Passeggiare guardando le vetrine per mezz’ora non equivale a un vero allenamento: bisogna distinguere tra attività fisica mirata e tempo trascorso piacevolmente.

Immagine selezionata

Le due scuse più comuni per evitare lo sport sono la mancanza di tempo e di spazio. In realtà, non è necessario iscriversi in palestra o uscire di casa per allenarsi: esistono moltissimi esercizi, anche di yoga, che si possono svolgere comodamente nel proprio salotto.

Basta un tappetino, una playlist energica e la voglia di dedicarsi a se stessi, lasciando fuori distrazioni e pensieri. Se si dispone di attrezzi come tapis roulant o cyclette, tanto meglio. In ogni caso, non bisogna mai trascurare una fase di riscaldamento adeguata prima di iniziare.

Dalla fatica allo stretching

Un po’ di fatica è indispensabile per ottenere risultati, ma senza esagerare. Bisogna sudare e impegnarsi, ma non arrivare a fine allenamento con la sensazione di aver scalato l’Everest. Il corpo ci invia segnali preziosi: ascoltarli ci aiuta a capire se stiamo andando oltre le nostre possibilità o se possiamo spingerci un po’ di più.

Immagine selezionata

Prestare attenzione al proprio corpo permette anche di eseguire uno stretching efficace al termine dell’allenamento, prevenendo l’accumulo eccessivo di acido lattico che potrebbe rendere difficile persino camminare il giorno dopo. I piccoli dolori dopo le prime sessioni sono normali, ma è importante non esagerare mai.

Avere un personal trainer che ci segua passo dopo passo sarebbe l’ideale, ma non sempre è possibile per motivi di tempo, costi o organizzazione. Tuttavia, diventare i personal trainer di se stessi è possibile: basta un po’ di impegno, costanza e una dieta equilibrata per raggiungere i propri obiettivi.

Lascia un commento