Morbillo in aumento in città ecco quali sono i reali rischi per la popolazione

Il morbillo è una malattia infettiva estremamente contagiosa e, negli ultimi tempi, si sta osservando un notevole aumento dei casi in Italia. Nel 2024 sono stati segnalati ben 1040 casi, un incremento significativo rispetto ai soli 44 casi registrati nel 2023. È importante sottolineare che la maggior parte di queste infezioni riguarda persone che non sono state vaccinate.

Che cos’è il morbillo?

Il morbillo è provocato da un virus che si trasmette facilmente attraverso le goccioline respiratorie emesse quando una persona infetta tossisce o starnutisce. Il virus può rimanere attivo nell’aria o sulle superfici per diverse ore, rendendo la trasmissione particolarmente agevole, soprattutto in ambienti chiusi e affollati.

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I sintomi iniziali del morbillo comprendono febbre alta, tosse secca, rinite e congiuntivite. In seguito, compare una caratteristica eruzione cutanea che si diffonde dal viso al resto del corpo. Altri segni tipici sono le macchie bianche all’interno della bocca (note come macchie di Koplik) e un generale stato di malessere.

Il morbillo può comportare complicanze gravi, soprattutto nei bambini piccoli, negli adulti e nelle persone con un sistema immunitario indebolito. Tra le possibili complicazioni vi sono otite media, polmonite, diarrea severa e, nei casi più gravi, encefalite, un’infiammazione cerebrale che può risultare anche fatale.

Perché c’è un aumento dei casi di morbillo

L’aumento dei casi di morbillo è in gran parte dovuto a una diminuzione della copertura vaccinale. Dopo la pandemia di COVID-19, molte campagne vaccinali hanno subito ritardi, lasciando ampie fasce della popolazione, in particolare adolescenti e giovani adulti, prive di una protezione adeguata.

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Secondo i dati ufficiali, circa nove casi su dieci tra quelli registrati nel 2019 hanno riguardato persone non vaccinate o non completamente vaccinate. Questo dato evidenzia la necessità di prestare grande attenzione, poiché la diffusione del morbillo potrebbe portare a una vera e propria emergenza sanitaria.

Il morbillo è particolarmente insidioso perché il virus può sopravvivere nell’aria e sulle superfici per circa due ore, aumentando così il rischio di contagio, soprattutto in luoghi chiusi come scuole, mezzi pubblici, uffici e ospedali. Una sola persona infetta può trasmettere il virus, in media, a 18 altre persone.

Cosa si rischia?

Come già accennato, il morbillo rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica a causa della sua elevata contagiosità e della capacità di diffondersi rapidamente in ambienti chiusi, come scuole, ospedali, mezzi pubblici e uffici. Questo facilita la comparsa di focolai e la trasmissione a soggetti vulnerabili.

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Oltre ai rischi individuali, il morbillo costituisce un serio problema di salute pubblica. La presenza di focolai in scuole, ospedali e comunità può determinare chiusure temporanee, isolamento obbligatorio, aumento dei ricoveri ospedalieri e una forte pressione sul sistema sanitario nazionale.

Ogni epidemia di morbillo richiede l’impiego di risorse, personale sanitario, controlli e interventi di tracciamento che potrebbero essere evitati con una prevenzione adeguata. Per questo motivo, la vaccinazione rappresenta uno strumento fondamentale per proteggere se stessi e la collettività, evitando la diffusione della malattia.

Come proteggersi

La vaccinazione è il metodo più efficace per proteggersi dal morbillo. Il vaccino, offerto gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale, viene somministrato in due dosi: la prima tra i 12 e i 15 mesi di età, la seconda tra i cinque e i sei anni. Tuttavia, chi non ha ricevuto entrambe le dosi può recuperare la vaccinazione in qualsiasi momento della vita.

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Questo significa che anche gli adulti che non sono stati vaccinati possono sottoporsi al vaccino in qualsiasi fase della vita. Il vaccino è sicuro, ben tollerato e offre una protezione efficace nel 95% dei casi. In ogni caso, se si viene esposti al virus o si manifestano i primi sintomi, è fondamentale contattare tempestivamente il proprio medico di base.

È inoltre importante evitare il contatto con altre persone per ridurre il rischio di trasmissione, rimanendo in isolamento per almeno quattro giorni dall’inizio dell’esantema. Il recente aumento dei casi di morbillo è strettamente legato al calo delle vaccinazioni: per questo è essenziale vaccinarsi, non solo per proteggere se stessi, ma anche per tutelare la salute delle persone che ci circondano.

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