
La salute fisica e mentale dovrebbe essere uno degli obiettivi primari a tutte le età . Man mano che l’età avanza, l’ascolto del corpo e dei suoi segnali non dovrebbe essere tralasciato, per poter agire in maniera preventiva o tempestiva nel caso in cui alcuni segni siano una manifestazione di una qualche patologia.
Dai 40 anni in su, ecco a cosa stare attenti!
Un vecchio proverbio dice “l’età è solo un numero!”. Questo è vero, almeno in parte: ci sono persone ultrasessantenni che si sentono in forma come ventenni e persone più giovani che, purtroppo, lottano ogni giorno con una o più patologie più o meno gravi e invalidanti. In generale, potremmo affermare che con l’avanzare dell’età si assiste anche ad un progressivo invecchiamento.

Al raggiungimento dei 40 anni, infatti, non si è più ragazzini: l’energia, la forza fisica, la risposta a stimoli ambientali, le abitudini di sonno e veglia, nonché l’aspetto fisico, possono, in alcuni casi con maggiore espressione rispetto ad altri, andarsi a modificare come un segno del naturale invecchiamento che si verifica sia a livello cellulare sia a livello metabolico.
Proprio per questo motivo, con sempre più attenzione dovrebbero essere ascoltati quei segnali che il corpo, e la mente, ci dà e che potrebbero rappresentare un preludio di una patologia più grave, se non trattati con tempestività e con consapevolezza. Un esempio? Il dolore al petto, soprattutto se accompagnato da un senso di pesantezza o di oppressione.
E ancora…
I problemi, anche gravi, legati alla funzionalità del cuore e dell’apparato cardiovascolare potrebbero essere espressi a livello corporeo proprio da un dolore acuto toracico o, in alcuni casi, ad un dolore che tende ad irradiarsi verso il braccio sinistro. Anche una perdita di peso rapida e inaspettata potrebbe essere un segnale da non ignorare.

Nonostante possa sembrare a prima vista un segno positivo, esso potrebbe nascondere una iniziale manifestazione di patologie a carico dell’apparato gastrointestinale, della tiroide o di malattie metaboliche. Attenzione anche all’urgenza urinaria o ad una aumentata frequenza della minzione. Anche in questo caso, potrebbe esserci alla base una infezione o altre tipologie di malattia.
La presenza di masse o noduli, poi, dovrebbe essere un segnale da far valutare sempre, a prescindere che si sia donne o uomini, a qualsiasi età . Anche la comparsa di nuove macchie sulla pelle o ferite che persistono nel sanguinamento e che riescono a cicatrizzare possono rientrare tra i segnali da tenere d’occhio.
Non è finita qui!
Se ci si rende conto di avere offuscamento mentale con perdite di memoria o disorientamento, soprattutto se prolungati nel tempo, potrebbe essere il caso di rivolgersi ad uno specialista per approfondire la situazione. Nonostante, infatti, un certo rallentamento delle funzioni cognitive possa essere normale con l’avanzare dell’età , sintomi accentuati possono celare malattie neurologiche, in alcuni casi.

Anche la sensazione perenne di stanchezza fisica e mentale cronica e, quindi, non legata ad un particolare e breve periodo stressante o impegnativo, potrebbe rappresentare un campanello d’allarme per alterazioni e patologie di vario tipo. Infine non dovresti ignorare nemmeno i segnali che la vista o l’udito possono darti.
Un calo improvviso delle tue capacità visive o uditive, infatti, non sempre sono attribuibili all’età . Proprio per questo motivo, soprattutto nel caso in cui le alterazioni siano evidenti e ingenti, potrebbe essere necessario rivolgersi al medico competente. E’ giunto il momento, quindi, di parlare della figura di riferimento principale, il medico.
Il medico: la figura di riferimento
Il medico rappresenta la figura di riferimento a cui rivolgersi nel caso in cui il nostro corpo o la nostra mente stiano dando alcuni segni e sintomi sospetti. Il medico, infatti, a seguito di un lungo percorso di studi accademici ha acquisito le competenze e le conoscenze utili per effettuare prevenzione e monitoraggio della salute dei pazienti.

Il medico di medicina generale, in particolare, rappresenta la figura di riferimento a cui ogni paziente può rivolgersi per poter avere una prima valutazione dei sintomi e, su suo consiglio, farsi guidare in terapie o ulteriori approfondimenti strumentali, diagnostici o specialistici. Su consiglio del medico, infatti, il paziente potrebbe dover sottoporsi a vari controlli.
Alcuni esempi in tal senso sono rappresentati da visite mediche specialistiche, in base ai sintomi riscontrati, dagli esami del sangue, dalla misurazione della pressione arteriosa, dal controllo del peso e dell’indice di massa corporea e così via. Questo articolo, quindi, ha scopo illustrativo e non si sostituisce al parere del medico.